Reviews

“[…] La diversità di scrittura delle due composizioni ha consentito di apprezzare le qualità degli interpreti: nella versione pergolesiana l’intensità delle immagini espresse dal testo e lo spessore genuinamente umano del dolore della madre di fronte alla morte del figlio sono stati resi con grande espressività dalla Molinari e dalla Fumagalli, entrambe bellissime voci capaci di rendere il pathos del testo poetico e le sfumature musicali, sapientemente guidate da Prandi, oscillanti tra il languore delle cadenze, i pianissimi e la concitazione drammatica […]”.
(Giornale della Musica, september 2022. Read the article in full version)

“[…] Costante è l’attenzione del mezzosoprano Marta Fumagalli per il risalto espressivo del testo, in una grande varietà di accenti. Per rendersi conto del livello d’introspezione raggiunto nella sua raffinata interpretazione, basti sentire l’efficacia del tono, tra lo sprezzante e il sarcastico, con cui riveste il passaggio “e s’è ver ch’egli l’ami, il tragga in salvo […] Il mezzosoprano Marta Fumagalli spicca per il nobile e fiero portamento vocale, per la sua grande capacità d’introdurci in quella “Teoria degli affetti” che sola può rendere vive e vitali queste meravigliose pagine. La sua è una vocalità che in questa prova raggiunge una perfetta aderenza con quello stile, definito “Seconda Prattica” monteverdiana, grazie al fraseggiare dalla singolare intensità e perciò tanto più combaciante con le esigenze espressive del testo […]”.
(Nonsoloaudiofili, july 2021. Read the article in full version)

“[…] The vocal find on this recording is the wonderful rich-voiced contralto of Marta Fumagalli, who sings the role of the Magdalene’s sister Martha. From her very first aria Bononcini has her singing down into her boots where the absolutely solid core of her tone leaves a definite impression. Martha has much of the loveliest music in the score; although none of her music is lively, still Fumagalli never lets her side down […]”.
(Musicweb International, august 2020. Read the article in full version)

“[…] Marta Fumagalli sings with firmly, focused clarity in extrovert outbursts, such as Martha’s feisty prophecy that her sister risks the inextinguishable fires of hell if she continues to procrastinate repentance (‘Di lagrime, di gemiti’), but the alto also sings with simplicity and beauty in the compassionate warning ‘Quel volto, quel labbro’ (in dialogue with gorgeous six-part concertino strings) and in praise of the sweet ecstasy that only sacred love brings (‘Tenerissimi sospiri’ – a musical counterpart of Bernini’s St Teresa) […]”.
(Gramophone, july 2020. Read the article in full version)

“[…] Marta Fumagalli exudes, in a full-bodied voice with beautifully clear diction, joy, wit and unalloyed happiness […] Fumagalli’s wonderfully mellifluous ornamentations […] In both Davide Ferella and Marta Fumagalli, they have outstanding soloists who exert a great deal of authority and individual personality on these performances, bringing this forgotten corner of the early 18th century very much to life […]”.
(Musicweb International, july 2020. Read the article in full version)

“[…] dos solistas vocales excepcionales, la soprano Leslie Visco y la contralto Marta Fumagalli. El encuentro resultó delicioso, especialmente por la interpretación de la obra, sencilla pero hermosa, y por las cantantes, que dieron a los historicós personajes todo el carácter esperado. Lo consiguieron gracias a sus bien trabajadas y hermosas voces, de correctisima dicción y precisa afinación apoyada en un indiscutible control técnico y, sobre todo, de enorme expresividad, con unos recitativos siempre sensibles y dramáticos. Las solistas convencieron también en las arias, a veces con endiabladas coloraturas y otras, con largas y exigentes frases […]”.
(Diario Vasco, february 2020)

“[…] A very decisive choral introduction was followed by alto Marta Fumagalli’s solo verse Juravit Dominus. Always on top form in her solo and ensemble work this lady sounded even better than ever before. Lush, full, warm: just lovely. […] Vivaldi’s Stabat Mater for alto solo, strings and continuo, RV 621, followed. One is used to hearing a Stabat Mater set to all the lyrics attributed to Jacopone da Todi. This setting is one for only ten of the hymn’s stanzas as specified by the Venetian basilica which commissioned the work. Had the commission been for all the text, the audience would have enjoyed more of Marta Fumagalli’s lovely voice. Vivaldi did not make the soloist’s life easy here because the scoring is often difficult and requires great technical skill. At times Fumagalli’s breath control was outstanding for her ability to sustain certain notes to almost impossible lengths […]”
(Albert Storace, january 2020, for Valletta Baroque Festival)

“[…] son medium ample et souple s’y déploie admirablement, et sa diction bien audible permet d’en savourer les paroles […].”
(BaroquiadeS, october 2019. Read the article in full version)

“[…] Sarà Partenope, il contralto Marta Fumagalli dalla bella voce scura e corposa, a convincerla che Napoli potrà custodirla, in virtù del sangue di San Gennaro che conserva in un prezioso scrigno […].”
(Operaclick, august 2019. Read the article in full version)

“[…] le straordinarie voci hanno magicamente riproposto le atmosfere oniriche e intimistiche delle composizioni di Nola, tra cui spiccava un meraviglioso Stabat Mater  e il mottetto Sacramento Laudes,  cui Fumagalli ha donato fraseggio impeccabile e nobile interpretazione […].” (Amadeus, june 2019)

“[…] in einer Arie bezauberte Marta Fumagalli mit ihrem vollen, weichen Alt […].”
(Goettinger-tageblatt, maggio 2019. Leggi the article in full version)

“[…] Marta Fumagalli si è trovata alle prese con la scrittura di Marc’Antonio, che ha in media tempi più riflessivi rispetto a quelli di Cleopatra, ora con toni più nostalgici ora più dolenti, ben sottolineati dall’interprete, che raggiunge lo scopo anche grazie al singolare calore di un timbro brunito ed omogeneo lungo tutta la tessitura ad arricchire una voce di per sé ben estesa che non mostra mai segni di sforzo […].” (Operaclick, february 2019. Read the article in full version)

“[…] Dell’interpretazione di Florio ha colpito, in particolare, il lavoro di lima condotto sui recitativi, eseguiti ad un tempo più lento del solito per lasciar emergere i preziosismi delle linee hassiane (di grande bellezza il terzo, quello dove Marc’Antonio ricorda la prima apparizione di Cleopatra: dapprima attacca la tiorba di Pierluigi Ciapparelli in pianissimo, poi si lega il violoncello di Alberto Guerrero e infine l’intero continuo in un crescendo che traduce il “colpo di fulmine” del condottiero romano). Le otto arie e i due duetti che compongono i numeri della partitura sono state interpretate dalle due cantanti con intensità e accuratezza […] Il mezzosoprano Marta Fumagalli si è cimentata in una parte contraltile che raffigurava il personaggio di Marc’Antonio in tutta la sua languidezza di amante facendolo insistere su una tessitura grave e su un fraseggiare morbidissimo. L’ottima interprete ha cesellato ogni recitativo in maniera superba, assicurando alle arie la giusta atmosfera danzante. Lodevole la scelta di affrontare con un unico fiato le frasi più lunghe e ricche di slittamenti cromatici, di ritardi e di appoggiature (indicativa in tal senso l’aria Come veder potrei) […].”
(GB Opera, february 2019. Read the article in full version)

“[…] La scrittura vocale di Marc’Antonio, pur essendo decisamente meno pirotecnica rispetto a quella di Cleopatra, consente comunque di apprezzare le doti vocali e interpretative del mezzosoprano Marta Fumagalli, dotato di voce tendente al brunito e dalla buona tecnica, convincente nell’interpretazione: è resa con trasporto ed estrema linearità l’ultima aria di Marc’Antonio “Là tra i mirti degl’Elisi” […].”
(Ape Musicale, february 2019. Read the article in full version)

“[…] La contralto Marta Fumagalli ne cultive pas l’androgynie qui lui eût permis de coller au plus près d’un personnage masculin avec une virilité qui reste toujours hypothétique pour une femme. Fumagalli comprend que forcer son timbre en noircissant artificiellement le bas du registre aboutirait à une impasse non seulement stylistique mais surtout dramaturgique. L’important, nous dit-elle, n’est pas de singer un personnage qui lui restera physiologiquement étranger quoi qu’elle fasse, mais d’être en accord avec sa sensibilité. Et là, sa passion amoureuse et le magnétisme qu’elle déploie en l’exprimant devient véritablement héroïque et bouleversant. Elle fait de son Marc’Antonio une amazone, une guerrière d’une poignante féminité. Et c’est là sa prouesse : elle en devient troublante en provoquant notre imaginaire, nos fantasmes. On pense entre autres au « Bell’idol mio » culminant sur un « sol desio languir per te » d’une éclatante beauté. De même que son élégiaque « Là tra i mirti degl’Elisi » en fait une dryade sublime de passion […].” (Bachtrack, february 2019. Read the article in full version)

“[…] La mezzo Marta Fumagalli, quant à elle, grâce à une voix chaude à la limite du contralto, exprime au mieux la mélancolie de Marc’Antonio par une puissance vocale manifeste et un contrôle de l’intonation exemplaire. Viva Napoli!.”
(Res Musica, january 2019. Read the article in full version)

“[…] La contralto Marta Fumagalli, comme l’impose le rôle de Marc Antoine bien plus nostalgique du temps de ses premières amours, est davantage dans le pathos que le panache […].”
(La Montagne, january 2019. Read the article in full version)

“[…] Nel panorama delle sei prime parti vocali, tutte eccellenti, troneggiano il vibrante soprano Marlis Petersen e il mezzosoprano contralteggiante Marta Fumagalli, quest’ultima notevole per calore, rotondità ed elegante sprezzatura nell’esecuzione dei passi ornamentati. Come vetta della registrazione si segnalano, alle tracce 5 e 17, i loro duetti, ‘Domine Deus’ e ‘Te Filii contemplando’, nonché l’aria ad alto solo ‘In ipsa laeta spero’ (traccia 15)”.
(Carlo Vitali for Classic Voice, december 2018)

“[…] L’ensemble offre un écrin irisé aux deux solistes, Francesca Boncompagni (soprano) et Marta Fumagalli (mezzo-soprano), voix peu puissantes, mais délicates, conduites par une ligne de chant homogène, capables de monter dans l’hyper-aigu pour la première, de nuances pour la seconde […].”
(Le Progres, october 2018. Read the article in full version)

“[…] La mezzo Marta Fumagalli développe son riche timbre cuivré dans le De torrente du Dixit Dominus. Sa ligne mélodique est fluide, y compris lorsqu’elle descend sans peine dans les graves. Mais c’est assurément dans le Domine Deus de la Messe en ré qu’elle livre sa plus belle prestation, au cours d’un étourdissant duo avec Francesca Boncompagni: le contraste entre les deux timbres est saisissant, et les deux voix s’équilibrent parfaitement pour former un ensemble particulièrement harmonieux, qui ravit l’auditeur […].”
(Baroquiades, october 2018. Read the article in full version)

“[…] Marta Fumagalli, mezzo-soprano, vocalise, elle aussi, avec une belle technique sur le Exaltabit du n°7 et dans un da capo aux multiples fioritures parfumées. Son medium est chaud et profond. Modeste, elle est membre du choeur et participe au petit ensemble de solistes qui intervient régulièrement tout au long de l’oeuvre […].”
(ODB Opera Forum, october 2018. Read the article in full version)

“[…] Lo sfavillante mottetto Dignas laudes resonemus chiede grande virtuosismo alle voci soliste. Petersen e Fumagalli sono all’altezza […].” (Internazionale, august 2018)

“[…] Certes déjà admirés en première partie, les solistes Sonia Tedla (soprano), Marta Fumagalli (alto), Krystian Adam (ténor) et Matteo Bellotto (basse) eurent alors, chacun et par deux fois (en duos et/ou solos entrecoupés de chœurs), l’occasion de briller de la plus envoûtante manière – quatre voix d’égales qualités, en vérité superlatives, se répondant dans un parfait équilibre, profondément émouvant, à commencer par l’intime duo soprano-alto Quis est homo, prolongé par ténor et basse à partir de Pro peccatis […].”
(Concert Classic, august 2018. Read the article in full version)

“[…] Federica Pagliuca and Marta Fumagalli are perfect in the parts of the boys, convincingly making them sound according to their age, with a certain kind of naivety, however without ignoring their firmness. Their voices blend immaculately in their duets […].”
(Musica Dei Donum, 2018. Read the article in full version)

“[…] Le quintette de jeunes chanteurs s’en sort au mieux, avec une mention spéciale pour les deux dessus, la soprano Marlis Petersen et l’alto Marta Fumagalli […].”
(Resmusica, july 2018. Read the article in full version)

“[…] Marta Fumagalli est merveilleuse dans le Domine Deus […].”
(Diapason Revue, june 2018, Diapason D’or Decouvérte)

“[…] La soprano Maria Petersen et la mezzo Marta Fumagalli possèdent la bravoure nécessaire aux arias techniquement les plus exigeantes […].”
(Classica, june 2018. Read the article in full version)

“[…] pagina imponente che prevede in organico doppio coro a cinque voci, doppia orchestra d’archi (con oboi e trombe) e voci soliste (nella registrazione quelle pregevoli del soprano Marlis Petersen e del contralto Marta Fumagalli), attori principali coinvolti nel difficile equilibrio tra i continui contrasti di quella spettacolare “religiosità teatrale” così in voga nella Napoli dell’epoca […].” (Avvenire, april 2018. Read the article in full version)

“[…] Tutte pienamene convincenti le voci che hanno fatto da contorno al protagonista: […] gli impeccabili […] Marta Fumagalli (terzo pastore) […].”
(Operaclick, march 2018. Read the article in full version)

“[…] The elaborate Marian motet Dignas laudes resonemus exists in a few sources, including a fragmentary autograph, but required some reconstruction; extrovert choruses featuring colourful punctuation from trumpets bookend a succession of three charming arias and a duet sung adroitly by Petersen and Marta Fumagalli […].”
(Gramophone, march 2018. Read the article in full version)